Cosa è un linfoma

I linfomi rappresentano una categoria molto ampia di neoplasie del sistema linfatico e si distinguono in due gruppi principali: il linfoma di Hodgkin e i linfomi non Hodgkin.
Il sistema linfatico è parte del sistema immunitario dell’organismo umano e pertanto lo aiuta a combattere infezioni e malattie; è costituito da vasi linfatici e da altri organi quali il timo, la milza, le tonsille ed il midollo osseo.

Lungo i vasi linfatici si trovano dei piccoli noduli chiamati linfonodi.
I linfonodi sono raggruppati in varie sedi del corpo, principalmente nelle regioni del collo, delle ascelle, del mediastino, dell’addome e dell’inguine.
Nel sistema linfatico circola la linfa, un liquido incolore che contiene i linfociti, le cellule che combattono le infezioni. Quando i linfociti si ammalano tendono a riprodursi sfuggendo a qualsiasi controllo, oppure perdono la loro capacità di morte naturale (apoptosi); in tal modo si accumulano in masse tumorali definite, appunto, linfomi.
I linfomi insorgono in genere in uno o più linfonodi, per poi diffondersi in altri organi linfatici. Molto raramente si sviluppano in organi non linfatici (linfomi extranodali). A differenza delle altre neoplasie che, all’inizio, interessano solitamente un solo organo, i linfomi tendono ad essere diffusi nell’organismo fin dall’esordio.

Linfoma di Hodgkin

Il linfoma di Hodgkin o Morbo di Hodgkin, presenta un’incidenza di 3 nuovi così ogni 100.000 abitanti all’anno, si manifesta prevalentemente in soggetti giovani, in uno fascia di età compreso tra i 15 ed i 35 anni, o in adulti di oltre 50 anni. Le cause che determinano lo comparsa di questo tipo di tumore sono ancora sconosciute, anche se in circa 1/3 dei casi è possibile dimostrare lo presenza del virus di Epstein-Barr (il virus della mononucleosi infettiva) all’interno delle cellule neoplastiche. Numerosi studi sono in corso per poter stabilire con quale meccanismo il virus posso determinare lo trasformazione di una cellula sana in una cellula neoplastica.
Il linfoma di Hodgkin esordisce solitamente allo stadio primo o secondo e si diffonde in maniera “prevedibile” verso le stazioni linfonodali più vicine a quelle di esordio. Raramente la localizzazione iniziale è in organi non linfatici.
In base all’aspetto delle cellule tumorali al microscopio, il linfoma di Hodgkin si suddivide in varianti specifiche: l’elemento comune a tutte queste varianti è comunque la presenza, all’interno della neoplasia, di una cellula caratteristica detta di Reed-Sternberg.

Linfoma non Hodgkin

I Linfomi non Hodgkin sono malattie in progressivo aumento nella popolazione, con un’incidenza di circa 15 nuovi casi l’anno ogni 100000 abitanti. Tale aumento riguarda soprattutto l’età avanzata, ma tutte le fasce di età sono colpite dai linfomi. Le cause che determinano la comparsa di questi tumori non sono ancora del tutto conosciute; alcuni agenti infettivi quali il virus dell’epatite C, il virus di Epstein Barr, l’HTLV 1 e 2, l’HHV 6 e 8, la Borrelia Burgdorferi, l’Helicobacter Pylori, il Campylobacter Jeuni, la Clamidia Psittaci, e alcune sostanze chimiche, come i pesticidi, sembrano sempre più chiaramente implicati nell’insorgenza di alcuni tipi di linfoma.
Esistono numerosi tipi di linfoma non Hodgkin, diversi tra loro per aggressività e gravità, pertanto essi vengono raggruppati in:
– Linfomi a bassa malignità
– Linfomi aggressivi
– Linfomi altamente aggressivi
A differenza del Linfoma di Hodgkin, i Linfomi non Hodgkin tendono a manifestarsi già all’esordio in maniera diffusa nell’organismo, interessando diverse stazioni linfonodali ed eventualmente organi non linfatici senza, peraltro, che questo influisca negativamente sulla possibilità di cura della malattia. Più raramente i linfomi non Hodgkin esordiscono esclusivamente in organi non linfatici come ad esempio il polmone, lo stomaco, la mammella, la tiroide, il cervello, l’osso etc. (Linfomi extranodali).

Sintomi del linfoma

I linfomi si manifestano generalmente con l’ingrandimento di uno o più linfonodi. Possono essere inoltre riscontrati, con elevata frequenza, i seguenti sintomi:
– febbre non spiegabile con altre cause
– dimagrimento
– sudorazioni notturne abbondanti
– prurito
– affaticamento
Tuttavia, sia l’ingrandimento dei linfonodi sia la presenza degli altri sintomi, non sono esclusivi dei linfomi; pertanto occorre che la loro presenza venga valuta dal medico al fine di eseguire tutte le indagini necessarie a svelare la presenza di un linfoma o di altra malattia che possa manifestarsi con gli stessi sintomi.